Descrizione
Il testo propone una originale contestualizzazione del monumento nella vicenda architettonica italiana degli anni ’30 del Novecento, in cui si accese la cosiddetta battaglia per il moderno che contrappose fra loro tradizionalisti e innovatori dell’architettura. Questi ultimi erano in sintonia con le esperienze di modernità internazionali del Bauhaus e Le Corbusier e volevano plasmare intorno a questi modelli la nuova architettura nazionale. La grandiosa opera venne ideata, dopo un concorso bandito nel 1932, dagli architetti Mario Ridolfi e Mario Fagiolo e arricchita dai mosaici – vivaci nelle tonalità del rosso, arancione e giallo – dell’artista anconetano Corrado Cagli. Rosso anche il porfido utilizzato per il bordo della vasca circolare di 19,90 metri di diametro e la pavimentazione. Sorta in pieno ventennio fascista, periodo di intenso dibattito sull’architettura italiana, la monumentale e centralissima struttura impreziosita dalle decorazioni policrome in vetro veneziano, con scene sulle costellazioni e la vita popolare, che risultava terminata ad aprile del 1936 venne gravemente danneggiata a seguito dei bombardamenti da parte degli aerei inglesi, nell’ottobre del 1943.
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