Descrizione
I supplizi più atroci nella Roma repubblicana e imperiale erano riservati alle persone collocate in fondo alla scala sociale. La crocifissionie, in particolare, si usava contro gli schiavi, le vittime di guerra e i non romani; l’intento era quello di sopprimere una persona scomoda, ritenuta un mostro. Roma aveva infatti bisogno di proporsi all’esterno con la forza di un potere, anche militare, che le consentisse di difendersi dai molti pericoli e, allo stesso tempo, doveva poter controllare una popolazione interna eterogenea, etnicamente e soprattutto socialmente.
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