Descrizione
Il Campo Santo del Comune di Orvieto, solennemente aperto il 2 dicembre del 1867 alla presenza delle autorità civili e religiose, è, al pari di altri e più conosciuti cimiteri (si pensi a quello di Genova o di Milano), un luogo d’eccellenza dal punto di vista artistico e architettonico, tanto da potersi definire ‘monumentale’. Nel corso dei decenni si sono stratificate così opere emozionanti (per i sentimenti che a distanza di anni ancora suscitano) e di grande fascino: sculture, pitture, incisioni, ceramiche e mosaici, che, nel loro insieme, hanno contribuito a formare un campione dell’arte otto-novecentesca d’importanza non solo locale, potendo vantare – tra le altre – una rarissima opera di Filippo Severati (Il ritratto dei coniugi Mazzocchi), unico esempio d’una preziosa, e per certi aspetti misteriosa, attività che, nel caso di Orvieto, esula da un sinora esclusivo ambito romano.
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