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CICONIA E LA SUA VILLA. Origine di una comunità

 12,00

(IVA assolta a monte dall’Editore)

Ciconia e la sua villa, a cura di Maria Teresa Moretti e Roberto Fagioli

1000 disponibili

Descrizione

L’area della pianura orvietana che si estende intorno alla confluenza del torrente Carcaione nel Chiani e di questo nel fiume Paglia fu interessata a metà  del 1500 da un intervento idraulico effettuato da Geconia Marabottini, chiamato anche Cicunia, Ceconia e Ciconia, termine a cui si deve il nome al quartiere. Il lavoro era finalizzato a far affluire l’acqua al mulino che Marabottini aveva acquistato e che era stato costruito su una torre medievale, prima ancora romana, di avvistamento vicino al Paglia. Ben presto infatti al mulino furono aggiunte due macine, ed anche un’industria tessile, una valchiera, per la lavorazione dei tessuti, utilizzando anche la canapa e il lino locali. Quando nel 1579 l’edificio venne venduto a Vincenzo Buzi fu trasformato in una elegante villa a due piani, progettata, si presume, da Ippolito Scalza. L’attività  molitoria e tessile continuò ad esservi esercitate fino alla prima metà  del XIX secolo, anche quando la villa passò ai Gualterio e, in seguito fu acquistata da Luigi Orelli, bisnonno degli attuali proprietari.

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