Descrizione
L’area della pianura orvietana che si estende intorno alla confluenza del torrente Carcaione nel Chiani e di questo nel fiume Paglia fu interessata a metà del 1500 da un intervento idraulico effettuato da Geconia Marabottini, chiamato anche Cicunia, Ceconia e Ciconia, termine a cui si deve il nome al quartiere. Il lavoro era finalizzato a far affluire l’acqua al mulino che Marabottini aveva acquistato e che era stato costruito su una torre medievale, prima ancora romana, di avvistamento vicino al Paglia. Ben presto infatti al mulino furono aggiunte due macine, ed anche un’industria tessile, una valchiera, per la lavorazione dei tessuti, utilizzando anche la canapa e il lino locali. Quando nel 1579 l’edificio venne venduto a Vincenzo Buzi fu trasformato in una elegante villa a due piani, progettata, si presume, da Ippolito Scalza. L’attività molitoria e tessile continuò ad esservi esercitate fino alla prima metà del XIX secolo, anche quando la villa passò ai Gualterio e, in seguito fu acquistata da Luigi Orelli, bisnonno degli attuali proprietari.
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