Descrizione
L’aeroporto militare di Orvieto, prestigiosa opera dell’ingegnere Pier Luigi Nervi al quale si associa la costruzione di una caserma avieri tra le maggiori d’Italia ed una strada di collegamento fra loro, ha assunto ruoli di primo piano in particolare durante il secondo conflitto mondiale servendo sotto tutte le bandiere: dal Regno d’Italia alla Repubblica Sociale Italiana, dalla Germania alla Gran Bretagna, dal Canada alla Nuova Zelanda, dal Brasile agli Stati Uniti d’America al Sud Africa. Da questo aeroporto, aerei dell’Asse hanno cercato di proteggere strade, ponti e ferrovie dagli innumerevoli stormi di bombardieri che tentano di distruggerli: in questo scritto, oltre alla storia dell’aeroporto sono elencate tutte le 233 missioni alleate di bombardamento del mandamento di Orvieto di cui 108 nell’area comunale. Da questo aeroporto partono gli aerei da caccia dell’Asse contro gli alleati sbarcati ad Anzio e più tardi quelli alleati contro la Linea Gotica che proprio da qui è stabilito come attaccare. La posizione geografica, la mancanza di ostacoli nelle vicinanze, il terreno dalle ottime caratteristiche drenanti, rendono l’aeroporto di grande interesse per tutti i belligeranti. Questo libro, oltre a ricordare gli aviatori decorati dell’Orvietano e le caratteristiche tecniche degli aerei coinvolti, raccoglie le storie e le testimonianze di sedici piloti di varie nazionalità che, in offesa o in difesa, hanno avuto a che fare con l’aeroporto di Orvieto. Interessante è la ricerca iconografica il cui merito maggiore va a Manfred Lersen, figlio dell’oberstleutnant della Luftwaffe Alfred Lersen orstkommandant e fliegerhorstkommandant di Orvieto da gennaio a giugno 1944.
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