Descrizione
L’Italia è la “Porta d’Oriente” dell’Europa occidentale: questa sua posizione l’ha resa protagonista delle vicissitudini nel Vicino e Medio Oriente nel corso del Novecento, in particolare delle complesse dinamiche del conflitto israelo-palestinese. Con un rigoroso approccio storico questo saggio porta il lettore fra le pieghe poco conosciute della storia del Novecento e della sinistra italiana. Divisa tra atteggiamenti filoisraeliani e filopalestinesi, la sinistra italiana ha posto particolare attenzione alla questione israelo-palestinese. Un’attenzione che va dai rapporti intrattenuti con i principali attori politici dell’epoca, alle discussioni sulle possibili soluzioni alla questione palestinese, fino ad arrivare alle riflessioni sull’uso della violenza rivoluzionaria e al dibattito sul terrorismo a seguito degli attentati di Settembre Nero. Questa storia così complessa e stimolante non è importante solo per comprendere le ragioni del passato, ma soprattutto per cogliere dinamiche ancora ben presenti ai giorni nostri
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