Descrizione
Questa prima raccolta di poesie di Floriano Pizzichini è un collage di emozioni, per niente appesantito dalla retorica e dai sentimentalismi. Sono parole vere che immortalano momenti e ricordi e hanno la capacità di arrivare istantaneamente, senza filtri, al cuore e alla mente di chi legge. L’effetto è centrato perchè è difficile rimanere indifferenti mentre si scorrono le righe. I versi di Pizzichini regalano frammenti di vita, della sua vita di uomo, cittadino, figlio, marito e padre. E sono frammenti che racchiudono senza presunzione l’essenzialità di tutto, delle cose, delle persone e soprattutto degli affetti. I versi hanno la forza di esprimere le mille sensazioni che colpiscono la sua sensibilità nella quotidianità e nello stesso tempo sono dei percorsi che attraverso un ideale filo conduttore si legano tra di loro, si intrecciano e si sciolgono rincorrendosi fino all’ultima lettera. Quasi un “gioco” sottile e accattivante ma mai vizioso e sempre scevro da orpelli e montature linguistiche. Insomma, una raccolta che porge uno spaccato di valori e ideali, di sentimenti e propositi che si intravedono fin dal titolo voluto dall’autore, “Le due radici”, quasi a fissare e conservare i due mondi, quello siciliano e quello umbro, da cui proviene e che lo hanno influenzato e formato. Mai titolo è più azzeccato in un’epoca come la nostra in cui il passato si trascura o peggio ancora finisce nell’oblio. Anche per questo omaggio di Pizzichini alla sua storia e al suo vissuto il libro merita di essere letto perchè sicuramente, alla fine, ognuno di noi si sentirà più ricco dentro.
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