Descrizione
Una città in bilico tra il centro nord dell’imprenditoria diffusa ed il profondo sud dell’assistenzialismo come unica prospettiva. La Orvieto del 2010 è una città ricca di contraddizioni con un reddito pro capite più alto di quello regionale ed una propensione, al risparmio che continua a rimanere molto elevata, ma anche con un sistema produttivo caratterizzato da tante piccole imprese che complessivamente non sono in grado di dare quelle risposte sul fronte occupazionale che sarebbero, necessarie per creare vere occasioni di lavorò per i giovani e contrastare il pendolarismo. La Orvieto di oggi è la città che detiene uno dei record nazionali per quanto riguarda l’invecchiamento della popolazione, ma è anche un mercato privilegiato per le banche i cui sportelli sorgono come funghi.! E’ la città in cui gli immigrati hanno ormai raggiunto l’otto per cento della popolazione ed il cui numerò degli abitanti si sta ormai stabilizzando intorno a quota ventunmila dopo gli esodi degli anni 50 e 60. Le performance economiche di Orvieto sono in chiaroscuro, inferiori a quasi tutti i comuni della Toscana meridionale, ma decisamente superiori a quelle di tutta la Tuscia con la sola eccezione di Viterbo.
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