Descrizione
Magdalene, domina Julia, Zuanna: sono i nomi di alcune delle donne processate come streghe e Herbere, incontrate nei documenti processuali. L’autrice indaga ricostruendone le storie reali e i profili criminali, estraendo dagli atti conoscenze antiche, abilità misteriose, e prove che le ponevano al centro del sospetto. Donne “con le trecce sparse giù per le spalle” , o dispensatrici di cure a base di erbe “bollite in vino bono” contro i dolori o le malattie sessuali. Ancora Strighe intente a praticare divinazioni, astrologia, guaritrici in soccorso di mariti che non prestano il loro dovere. Incontreremo piasevol donne, dedite alle preghiere per il pan e soprattutto
scopriremo nel dettaglio un gran numero di rimedi del mondo naturale: antichi erbari, testimonianze ma anche sorprendenti notai che annotano ricette “magiche” contra dolorem dentium o la pianta femminile che ricorda il corpo umano, per il mal di madrice e altri mali femminili. Risaliremo all’origine delle streghe e alle seguaci di Diana, arrivando a inquadrare giuridicamente il fenomeno del volo attraverso le prime fonti che le scagionavano. Non mancano rimedi di bellezza, streghe che “profumavano le labbra” o ottenevano i poteri dal demonio “per farsi amare”.Il libro indaga sull’origine delle accuse concentrandosi sugli elementi probatori, svelando i segreti delle Streghe e delle Herbere nascosti dietro alle denunce, riscattando le accusate in virtù delle loro professioni o conoscenze, come custodi di un antico sapere, degli usi, dei segreti delle piante e della medicina popolare. L’esempio giudiziario veneto è davvero vario, con documentazioni rare e tradizioni orali ancora vive: il libro ci condurrà in un viaggio nel Veneto misterioso, ricco anche di tracce sugli antichi culti e creature fantastiche come “anguane” e “fade” che ancora oggi sembrano riecheggiare in questa magica regione.
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