Descrizione
Tra il 2012 e il 2013 la seconda città dell’Umbria, la città dell’acciaio e di San Valentino, fu letteralmente scossa da un caso mediatico e giudiziario, uno scandalo che coinvolse soprattutto l’allora vescovo di Terni, alcuni suoi più stretti collaboratori e, a vario titolo, una parte degli ambienti della Terni “bene” e delle professioni. Un caso che fece molto rumore e sensazione.
Dopo mesi e mesi di indiscrezioni e grande clamore da parte della stampa locale, nazionale e perfino estera, clima avvelenato in città, “caccia alle streghe” e poi arresti e processi, l’indagine si risolse in un nulla di fatto e sia monsignor Paglia che gli altri imputati furono pienamente prosciolti. Nel frattempo però, secondo alcuni si era consumata, a causa di quel pandemonio, una vera e propria “congiura” ai danni del vescovo di Terni che vide di fatto svanire la sua probabile nomina a cardinale. Un complotto, una manovra si dice ordita nelle segrete stanze vaticane e con solide sintonie con la Curia ternana per frenare le aspettative di un presule ambizioso e soprattutto scomodo nei futuri assetti di Oltretevere, in particolare in vista del conclave che avrebbe dovuto eleggere il nuovo pontefice dopo Joseph Ratzinger. In mezzo, veri o presunti debiti milionari nei conti della Diocesi, manette, intercettazioni, veleni e guerre correntizie tanto a Roma che nel clero ternano. In queste pagine si ripercorrono e si analizzano quei fatti e quel clima.
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