Descrizione
Tra le suggestioni di questa collana dedicata a Perugia, ecco un volume che parla di tesori d’arte perduti. Numerosi furono i capolavori di artisti eccellenti dispersi nei secoli; alcuni sottratti durante l’egemonia papale (per fare più bella Roma) e altri requisiti durante gli infausti napoleonici (per fare più bella Parigi e la Francia). Oltre al patrimonio proveniente dalle chiese e dagli edifici pubblici, se ne andò anche gran parte delle opere appartenenti alle raccolte private; ma questa volta non fu per la rapacità dei governanti e degli invasori, bensì per il graduale disfacimento economico delle famiglie che ne impose l’alienazione nei mercati dell’arte.
La prima parte del volume ripropone una panoramica dei capolavori più noti, accompagnata da una breve descrizione delle vicede che ne determinarono la scomparsa. Nella seconda parte si illustrano invece le opere di maggior rilievo presenti, tra i secoli XVIII e XIX, nei patrimoni artistici privati. Da una visita extra tempore compiuta all’interno delle antiche dimore perugine, ecco dunque svelarsi raccolte, collezioni e gallerie pregiatissime, come testimoniani di tutta la ricchezza, il gusto e la competenza artistica che la città seppe esprimere nei suoi secoli d’oro.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.