Descrizione
Un romance costruito a spirale, in cui il primo capitolo si lega all’ultimo. Un ragazzo trova un libro su un piccolo molo al mare, perso o lasciato lì per volere? Decide comunque di prenderlo con sé per leggerlo: comincia così il romanzo: “ Occhi d’amare – stanza 108”, che parla di attesa e desiderio.
È la forma materiale di un dialogo interiore fattosi talmente tanto denso da assumere una propria verità e una propria strada, e che vede l’amore come origine e fine ultimo. Questo sentimento multiforme compare nella storia come affetto familiare e amicale, come gratitudine ma, soprattutto, come eros: difficile da riconoscere, potente e sfuggevole. In questa storia, attraverso le sue numerose esperienze affettive, Gabriel impara a conoscersi e riconoscersi.
Scritto come un flusso di coscienza, l’amore viene descritto come il sentimento delle azioni. L’autrice narra la realtà imperfetta di un uomo sulla trentina alla ricerca della felicità, scandendola con la musica e illuminandola con una luce chiara che libera dal giudizio e dal dramma e svela l’umano dietro l’ideale di perfezione, altrettanto bello e luminoso e degno di essere raccontato.
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