Descrizione
Una donna, sovrana di un’epoca, depositarla della tradizione storica del corteo e custode del tragitto “sacro” della Rupe. Lea Morelli in Pacini non è stata soltanto un nome, un’epigrafe che avrebbe dovuto essere ricordata e commemorata tanta fu la sua dedizione per un progetto quasi divino. Ha significato la storia di una città e del suo tesoro, il corteo storico che ogni anno, da oltre mezzo secolo, sfila glorioso tra le vie di Orvieto nonostante i rintocchi del tempo. Questo libro vuole essere un racconto ma soprattutto il ricordo di quell’epoca passata così austera e rigida, a tratti timida ed indifesa, proprio quanto la donna che dal nulla l’ha partorito, nutrito e cresciuto. Fino a farlo diventare il simbolo della Rupe e della sua gente. Insegnante di musica, donna dal nutrito intelletto e dalla grande forza d’animo, Lea Pacini si dedicò al progetto del corteo, dopo che il vescovo Francesco Pieri le diede il mandato, proprio come una madre con il proprio figlio. Partì dal nulla, dalle stoffe rimediate nei vecchi teatri romani e dall’esempio delle Sacre Rappresentazioni. Si circondò di uno staff di fidatissimi collaboratori che con lei e accanto a lei sono cresciuti scoprendo il valore di un patrimonio che, di fatto, la Rupe non sapeva nemmeno di possedere. Invece stava lì, nelle crepe del suo tufo, pronto per essere lustrato ed ammirato. Fu la sua forza a strapparlo dall’ indifferenza del tempo e porgerlo agli orvietani nella sua forma più bella e pura. Anche Matilde lo aveva capito e guardando scorrere il corteo di colpo ci si ritrova magicamente dentro. In queste pagine sono scritti i ricordi bagnati di nostalgia di quelli che, con la Pacini, hanno vissuto il loro periodo magico imbevuto di storia e intessuto attraverso i fili di una tradizione antica. Quella stessa città , ora è pronta per tornare a rivivere il suo sogno.
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