Descrizione
Il complesso conventuale di San Domenico a Orvieto nei suoi sette secoli di vita ha subito svariate vicissitudini storico-artistiche che lo hanno depauperato della sua peculiarità originale voluta da un umile fraticello spagnolo. La creatività umana lo ha arricchito di tasselli preziosi facendone centro di cultura e faro di spiritualità nel messaggio dell’Ordine Domenicano volto ad una società complessa e irrequieta, quale era quella orvietana nel basso Medioevo. Arte e Fede si sono poi legate nelle varie trasformazioni degli stili imperanti nei secoli soffocando parte del passato, quasi a cancellare ideali considerati obsoleti. Varie calamità hanno influito nell’apportare modifiche strutturali. Incuranza e imperizia umana hanno prodotto danni irreparabili. L’avidità di eserciti invasori ha offeso la sacralità di un tempio considerato solo luogo di saccheggio e di usi profani degradanti la sua essenza storica. La politica di un regime autoritario, imbevuto di glorie eterne, ha dato il colpo di grazia a quel che restava di un complesso religioso di edifici ricchi di memorie del passato. Un corpo mutilato si erge ora stravolto dalle sue radici. Un seme piantato con amore si è inaridito ed è andato disperso per i capricci umani della storia.
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